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Fotobiomodulazione con Luce Blu ed esito cicatriziale

Il Dottor Carlo Fidanza racconta in un video la sua esperienza di utilizzo della terapia

23 June 2022

Carlo Fidanza, chirurgo plastico, racconta la sua esperienza preliminare di utilizzo della Fotobiomodulazione con Luce Blu per un miglior esito cicatriziale delle incisioni chirurgiche e per la prevenzione delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi.

Per vedere il video: https://youtu.be/pFKPDj7A-k8

Video Carlo Fidanza

Il Dottor Fidanza ha utilizzato la Fotobiomodulazione con Luce Blu sia per quel che riguarda gli aspetti ricostruttivi che gli aspetti estetici. Ha iniziato ad utilizzarla nel trattamento dei cheloidi, cicatrici ipertrofiche che si formano a seguito di soluzione di continuo e per le quali non esistono terapie che diano garanzia di successo. Il protocollo utilizzato prevede un’asportazione completa del cheloide e a seguire un trattamento con Fotobiomodulazione per tre minuti a ferita aperta; successivamente viene eseguito un ulteriore trattamento di tre minuti, al momento dell’asportazione dei punti, quindi a distanza di due o di tre settimane. Nei pochi casi trattati non si è avuta la ripresa di cheloide.

Successivamente ha utilizzato la Fotobiomodulazione su un giovane ragazzo che aveva operato per un’asportazione di sei lipomi. A distanza di cinque mesi le ferite si presentavano ancora discromiche ed estremamente evidenti. Quindi ha deciso di utilizzare la Fotobiomodulazione con Luce Blu su di una delle ferite, eseguendo il protocollo di tre minuti a ferita aperta e successivamente tre minuti al momento dell’asportazione dei punti, a distanza di due settimane. La differenza tra la ferita trattata e le ferite non trattate è estremamente evidente e conferma lo spegnimento del processo infiammatorio attraverso l’azione della Luce Blu.

A seguire il Dottor Fidanza ha utilizzato la Fotobiomodulazione con Luce Blu su incisione chirurgiche per asportazione di neoformazioni cutanee benigne (nei, cisti, fibromi e angiomi) e maligne (carcinomi epiteliali e melanomi), ottenendo dei buoni risultati.

Il consiglio del Dottor Fidanza: “per avere la miglior cercatrice possibile nel minor tempo possibile”, utilizzare la Fotobiomodulazione con Luce Blu ogni qualvolta viene fatta un’incisione cutanea, vista la estrema facilità della terapia e l’assenza di effetti collaterali. Ne raccomanda l’uso, in particolare, su incisioni nelle zone corporee che sono più predisposte a formare cheloidi (la regione sternale, la regione del collo, del deltoide e delle orecchie), su incisioni del volto e in tutti gli interventi di chirurgia estetica dove l’aspetto della cicatrice rimane un endpoint fondamentale.