Fotobiomodulazione con luce blu nelle ferite che non guariscono
Serie di casi
Autori: Marchelli M, Perniciaro G, Granara D, Bedin F, Di Leo L, Viaggi C Orlanno G, Gagliano C, Bottaro, LC
Titolo: Photobiomodulation with Blue Light in non -healing wounds: case series
Anno: 2019
Pubblicazione: Wounds International 2019, Volume 10 Issue 3, pag 63-67. https://rb.gy/nee4b
SINTESI
Le lesioni cutanee croniche rappresentano un grave problema infermieristico e medico in tutto il mondo sia per i costi economici che per la qualità della vita dei pazienti: quindi è una priorità la ricerca di una terapia che stimoli il processo di guarigione delle ferite. Le osservazioni cliniche sono state condotte su 19 pazienti (età media 75 anni) con ulcere di varia eziologia, presenti da 2 mesi o più, e non rispondenti alle terapie standard, compresa la terapia compressiva per le ulcere venose. Undici pazienti con ulcera venosa, sei pazienti con lesione cutanea post traumatica, tre pazienti con vasculite cutanea, un paziente con deiscenza della ferita e quattro pazienti con ulcere da malattia arteriosa periferica (PAD), di cui tre erano già stati sottoposti a rivascolarizzazione, sono stati osservati. Il protocollo di trattamento adottato è stato l’applicazione della luce LED blu per 1 minuto una volta alla settimana per un periodo massimo di 10 settimane.
Delle 19 ferite osservate, 16 hanno risposto al trattamento (84%) raggiungendo una riepitelizzazione media del 50% entro il periodo di osservazione massimo di 10 settimane. Cinque ferite hanno raggiunto tra il 50-80% di riepitelizzazione e sei ferite hanno raggiunto oltre l’80% di riepitelizzazione (di questi, la metà ha raggiunto la riepitelizzazione totale in un periodo medio di 7 settimane). Nel gruppo di pazienti con ulcere venose, sette ulcere su nove hanno risposto al trattamento, con una riepitelizzazione media del 65%. Il trattamento è stato ben tollerato da tutti i pazienti ed è stata registrata una maggiore compliance. Non si sono verificati eventi avversi. Gli Autori descrivono in dettaglio tre casi clinici in cui il contributo della fotobiomodulazione con luce blu è stato particolarmente positivo date le condizioni iniziali della ferita, evidenziando un ruolo decisivo della terapia nel processo di guarigione.