La Luce Blu nel trattamento dei cheloidi dell'orecchio
Titolo: Ear keloids: An innovative 3-steps combined treatment.
Autori: Piccolo D, Crisman G, Bollero D, Bovani B, Melfa F, Tretti Clementoni M, Conforti C
Anno: 2023
Pubblicazione: Skin Research and Technology. Volume29, Issue11, November 2023, e13506. https://doi.org/10.1111/srt.13506
SINTESI
Studio multicentrico condotto presso quattro centri dermatologici (Skin Center, L’Aquila, Avezzano, Pescara e Catania) che ha testato l’efficacia di un protocollo combinato laser CO2 + Dye laser + Fotobiomodulazione con luce LED blu (EmoLED) nel trattamento dei cheloidi.
La sintesi di collagene in eccesso, dovuta ad un’elevata proliferazione di fibroblasti a seguito di una lesione, può portare a un tumore fibroso benigno, noto come cheloide, che non regredisce spontaneamente e può essere deturpante. I lobi delle orecchie sono una sede di insorgenza molto frequente, poiché dopo un trauma (ad esempio, un piercing) i cheloidi possono svilupparsi sia sull’elice che sul lobo anteriore o posteriore, da pochi mesi fino a diversi anni dopo la lesione. L’elevata tendenza alla recidiva dopo l’escissione chirurgica (dal 45% al 100%), ha portato alla necessità di ricercare nuove soluzioni terapeutiche. Negli ultimi decenni sono stati proposti diversi trattamenti per i cheloidi, con diversi gradi di successo in termini di percentuali di recidive, ma non è ancora stato individuato un trattamento gold standard. Negli ultimi anni sono stati ottenuti risultati interessanti con la combinazione di diversi tipi di laser, considerando il loro diverso meccanismo d’azione. Gli Autori riportano un risultato notevole di un trattamento combinato per i cheloidi del lobo dell’orecchio, in cui la combinazione di CO2 e Dye Laser ha portato a una recidiva del 14,6% dei cheloidi. Il trattamento combinato è stato eseguito nella stessa seduta: laser CO2 per rimuovere i cheloidi, laser Dye per ridurre la vascolarizzazione. Nello studio in oggetto, è stato aggiunto EmoLED come terzo step, con l’obiettivo di migliorare la guarigione della ferita dopo la lesione laser e di inibire le recidive.
Il trattamento EmoLED è stato eseguito per 3-6 minuti (a seconda delle dimensioni della lesione) dopo il laser CO2 e il Dye laser. Se la lesione aveva un diametro superiore a 2,5 cm, è stata eseguita una sessione aggiuntiva di Pulsed Dye Laser 40 giorni prima della rimozione del cheloide, con l’obiettivo di far diventare la lesione più piccola, più morbida e meno vascolarizzata. In tutti i casi, i pazienti hanno applicato un orecchino a pressione per due settimane dopo il trattamento combinato. È stato eseguito un follow-up mensile per un periodo compreso tra 6 mesi e 2 anni. In caso di segni di infiammazione, sono state eseguite sessioni aggiuntiva di EmoLED allo scopo di prevenire eventuali recidive. In casi selezionati, in presenza di segni di neo-angiogenesi rilevati con la dermoscopia, è stata necessaria un’ulteriore seduta di Dye laser.
Sono stati arruolati 52 pazienti con cheloidi del lobo dell’orecchio, 36 maschi (11-78 anni, media 38,6 anni) e 16 femmine (17-77 anni, media 40,5 anni) per un totale di 56 cheloidi, classificati secondo la classificazione di Chang-Park modificata come segue: 16 (28,6%) tipo I (peduncolated), 21 (37,5%) tipo II (sessile with single nodular pattern) , 4 (7,1%), tipo III (sessile with multi nodular pattern), 3 (5,4%) tipo VI (buried), 12 (21,4%) tipo V (mixed). Delle 56 lesioni totali, 50 lesioni (89,3%) non hanno avuto alcuna recidiva (46 lesioni sono state osservate per 36 mesi, 2 lesioni per 18 mesi, 2 lesioni per 12 mesi), mentre un totale di 6 cheloidi (10,7%) hanno recidivato.
Nell’esperienza degli Autori, il protocollo combinato a tre fasi laser CO2 + Dye laser + Fotobiomodulazione con luce LED blu (EmoLED) ha portato al 10,7% soltanto di recidive cheloidee, da considerarsi un risultato significativo in questo campo.