La luce Blu per riattivare la guarigione in ferite stagnanti
Autori: Conti A, Brilli M, Norgini E, Falini S, De Fina L, Spargi G, Gasperini S
Titolo: Blue light photobiomodulation: a therapy to reactivate the healing process of stagnant wounds of different aetiologies
Anno: 2023
Pubblicazione: Wounds International | Vol.14 | Issue 2| pages 41-45, https://rb.gy/tymha
SINTESI
Una ferita stagnante o difficile da guarire non tende a guarire entro i tempi previsti, nonostante il trattamento con standard di cura. Queste lesioni “stagnanti” non solo non mostrano alcun miglioramento ma rendono anche difficile capire le cause della scarsa progressione verso la guarigione, poiché la guarigione delle ferite è un processo molto complesso che coinvolge più tipi di cellule le cui interazioni non lineari devono ancora essere comprese completamente.
5 pazienti con ulcere di diverse eziologie negli arti inferiori sono stati trattati per quattro settimane con la luce blu in aggiunta alle terapie convenzionali, per valutare il contributo della Fotobiomodulazione alla riattivazione della guarigione delle ulcere stagnanti.
Il protocollo scelto era due trattamenti a settimana della durata di 60 o 120 secondi, a seconda dell’eziologia della ferita. La progressione della guarigione della ferita è stata valutata attraverso la riduzione dell’area della ferita, il miglioramento del Wound Bed Score e la riduzione del dolore. L’intensità del dolore è stata registrata per ciascun paziente utilizzando una scala analogica visiva (VAS).
I pazienti avevano già subito varie terapie e non mostravano segni di miglioramento.
Al termine di 4 settimane, i pazienti hanno registrato una significativa riduzione dell’area della lesione (57,63% in media). Al momento dell’arruolamento, il Wound Bed Score variava tra 4 e 7 (media 5,4) mentre alla fine della terapia variava tra 10 e 16 (media 13,2), mostrando un importante miglioramento. L’andamento della riduzione del dolore ha confermato l’impatto positivo del trattamento, variando tra 0 e 9 (media 5.4) al momento dell’arruolamento e tra 0 e 5 (media 2.4) al termine della terapia.
Secondo gli Autori, in questi pazienti, la riduzione/risoluzione della fase infiammatoria si è resa evidente con la progressione dei bordi della ferita, la riduzione dell’iperemia perilesionale e la riduzione del dolore. Nonostante i pazienti avessero patologie di base diverse, hanno tutti risposto alla terapia con luce blu, confermando che le ulcere hanno un percorso comune verso la guarigione che si manifesta in comportamenti simili, a a prescindere dall’eziologia.