La luce blu nel trattamento di ulcere vascolari
Due casi clinici
Titolo: Blue light therapy. An alternative approach for treatment of vascular skin ulcers
Autori: Morgante A, Li Destri A
Anno: 2023
Pubblicazione: Ann Ital Chir – 2023, 12 – April 4 – Online ahead of print, https://www.annaliitalianidichirurgia.it/prodotto/blue-light-therapy-an-alternative-approach-for-treatment-of-vascular-skin-ulcers/
SINTESI
La luce blu, attraverso la fotobiomodulazione dei meccanismi di flogosi, può aiutare a favorire la guarigione delle ferite ostinate. Nell’articolo sono descritti due casi clinici, un’ulcera vascolare venosa e una arteriosa, trattati con la Luce Blu come strategia terapeutica per sbloccare il processo di riparazione.
CASO 1_ Donna di 86 anni con arteriopatia periferica popliteo-tibiale non rivascolarizzabile, complicata da 2 ulcere cutanee molto dolorose sopra il malleolo laterale della gamba destra. La paziente presentava le lesioni cutanee da 9 mesi, secondarie a linfedema causato da insufficienza cardiaca congestizia, senza segni clinici di miglioramento, nonostante le infusioni di prostanoidi per via endovenosa. Pertanto, la terapia con luce blu è stata applicata una volta alla settimana, per un minuto, in combinazione con l’applicazione di medicazioni con acido ialuronico ogni due giorni. Dopo 3 settimane di trattamento, le ferite recalcitranti sono guarite completamente.
CASO 2_ Una donna di 51 anni con un’ulcera flebostatica cronica a livello perimalleolare interno. La paziente era già stata sottoposta a safenectomia interna totale e a un secondo intervento per la correzione di varici ricorrenti. L’ulcera non si è modificata nei successivi 3 mesi con la terapia convenzionale ed ha iniziato la terapia con Luce Blu settimanale, associata a cambi di medicazione con matrice di cellulosa ossidata rigenerata, collagene e argento. L’ulcera è migliorata molto rapidamente con una chiara riduzione delle dimensioni già alla terza settimana, mentre l’obiettivo di una completa guarigione della lesione cutanea è stato raggiunto dopo otto settimane.
Secondo gli autori, la Luce Blu rappresenta un’opzione terapeutica innovativa, non invasiva e facilmente riproducibile, che può essere eseguita una volta alla settimana per almeno sei-otto volte, con l’obiettivo di migliorare il microambiente del letto della ferita e riattivare il processo di guarigione di una ferita cronica.