Emoled

Ulcere cutanee in pazienti affetti da sclerosi sistemica: studio pilota

20 July 2022

Autori:  Spinella A, de Pinto M, Galluzzo C, Testoni S, Macripò P, Lumetti F, Parenti L, Magnani L, Sandri G, Bajocchi G, Starnoni M, De Santis G, Salvarani C, Giuggioli D.

Titolo: Photobiomodulation Therapy: A New Light in the Treatment of Systemic Sclerosis Skin Ulcers.

Anno: 2022

Pubblicazione: Rheumatol Ther 9, 891–905 (2022) https://doi.org/10.1007/s40744-022-00438-9

SINTESI

Le ulcere cutanee rappresentano una delle manifestazioni più frequenti della sclerosi sistemica e si manifestano in quasi il 50% dei pazienti con sclerodermia.  Sono spesso causa di dolore e disabilità e possono compromettere gravemente la qualità della vita dei pazienti. Nonostante l’applicazione di trattamenti sistemici e locali, le ulcere sclerodermiche a volte continuano a essere lesioni di difficile guarigione. È fondamentale la ricerca di terapie innovative che supportino e promuovano la guarigione di queste ulcere. In uno studio pilota, condotto presso la Scleroderma Unit dell’AOU Policlinico di Modena, è stata effettuata una valutazione preliminare dell’efficacia della terapia di Fotobiomodulazione con Luce Blu (EmoLED) nel trattamento delle ulcere sclerodermiche.

Sono stati analizzati 12 pazienti affetti da Sclerosi Sistemica, per un totale di 15 ulcere digitali, tipicamente localizzate sulla punta delle dita o vicino alle unghie. Otto pazienti con sclerosi sistemica, con lesioni cutanee simili, sono stati valutati come controlloTutti i pazienti sono stati trattati con terapia sistemica standard per la vasculopatia sclerodermica, utilizzando uno o più farmaci vasoattivi. Il trattamento locale delle lesioni cutanee è stato effettuato secondo il modello di preparazione del letto della ferita basato principalmente sul sistema di valutazione TIME. EmoLED è stato applicato per 60 secondi ogni settimana per un periodo di due mesi, dopo la preparazione del letto della ferita, incluso il debridement della lesione; i dati sulle ulcere sclerodermiche (lunghezza, larghezza, area, letto della ferita, caratteristiche del tessuto peri-lesionale, presenza/assenza di essudato) sono stati raccolti dopo 4 settimane (T4) e dopo 8 settimane (T8).  Ad ogni paziente è stato inoltre richiesto di registrare il livello del dolore, utilizzando una scala di valutazione numerica 0-10 mm (NRS), l’eventuale uso di analgesici e possibili reazioni avverse al trattamento.

Durante il periodo di trattamento è stata registrata la guarigione di 5 su 12 (41,6%) pazienti trattati con EmoLED. In dettaglio, sono stati osservati la riduzione dell’area della lesione (p = 0.012), un miglioramento del letto della ferita (p = 0.019) e una riduzione del dolore (p = 0.054). I pazienti utilizzati come controllo, trattati con terapie convenzionali sistemiche e locali, alla fine del periodo di trattamento hanno mostrato una mera tendenza ad una riduzione dell’area (p = 0.088). Inoltre, gli autori, confrontando i pazienti trattati con EmoLED e i pazienti di controllo, hanno osservato differenze significative nella presenza di essudato (3/12 vs. 6/8, p = 0.040) e nella qualità del tessuto peri-lesionale, in particolare in relazione alla presenza di macerazione o eritema (1/12 vs 5/8, p = 0.018). Infine, il trattamento con EmoLED è stato ben tollerato da tutti i soggetti e non si è verificato alcun vento avverso correlato.

Sulla base dei positivi risultati clinici e dell’assenza di effetti collaterali, gli Autori suggeriscono che EmoLED potrebbe una terapia promettente per la gestione della SSc-SU, con un ruolo interessante da svolgere nel processo di guarigione, in aggiunta ai tradizionali trattamenti sistemici e locali.

Evoluzione di un'ulcera digitale di un paziente durante il trattamento con EmoLED. @Spinella A et al. Rheumatol Ther 9, 891–905 (2022).